sabato 25 maggio 2013

Ingegneri "sportivi"

Nell'ambito della storia della tecnologia una se non La professione di spicco è quella dell'ingegnere. A prima vista questo mestiere potrebbe sembrare privo di legami con lo sport, che per contro coinvolge addetti specifici del settore. Ebbene la seguente citazione vuole mostrare come, in contrasto alla considerazione precedente, anche un ingegnere civile non direttamente legato al mondo sportivo possa entrare a farne parte, lasciandosi coinvolgere da un ambiente completamente diverso da quello per il quale era stato formato, ma riuscendo comunque a sfruttare tutte le competenze acqusite per gestire al meglio la situazione.



"Laureato in ingegneria con un master in Amministrazione Atletica, all'inizio della sua attività professionale Tavis aveva messo insieme tutte le sue conoscenze nel diventare ingegnere civile, la sua specialità era la distribuzione del carico attraverso la dispersione a settori, e cioè distribuire il peso di gigantesche folle di spettatori di eventi sportivi. Cioè, come diceva lui, maneggiare grandi assembramenti di spettatori, nel suo piccolo era stato un pionierenel cemento rinforzato da polimeri e nei fulcri mobili. Aveva fatto parte di varie squadre per la progettazione di stadi e centri civici e tribune e superimpianti di forma micologica. [...] aveva disegnato il nuovo e pubblicizzatissimo complesso di stadio e hotel SkyDome di Toronto Blue Jays. [...] Confesserà che il solito riassunto del suo passato professionale consiste nel dire semplicemente che era specializzato nella progettazione di edifici sportivi  che potevano ospitare in modo sicuro e comodo un numero enorme di spettatori per gli spettacoli dal vivo, [...]"


David Foster WALLACE, Infinite Jest, Torino : Giulio Einaudi editore, 2006

Nessun commento:

Posta un commento